Domenica sera i positanesi festeggeranno la Madonna del Rosario. La processione partirà dalla Chiesa in piazza dei Mulini, guidata dal parroco don Giulio Caldiero. Nella serata di sabato ci sarà una veglia per le donne positanesi malate che purtroppo non sono ancora tornate a casa per la gravità delle loro condizioni. Tantissimi sono i positanesi che attendono questo avvenimento e si prevede una grande affluenza di cittadini per la processione con la venerata statua della Vergine.La chiesa in piazza dei Mulini, intitolata alla Madonna del Rosario è stata per tanti anni chiusa al culto. L’anno scorso, il 7 ottobre con una sentitissima cerimonia è stata riaperta al pubblico.Questa chiesa, l’unica che ha l’altare rivolto ad ovest e non ad est, è quanto resta dell’antico monastero che si estendeva tutt’intorno e al di sotto dell’attuale livello stradale. Era ricca d’opere d’arte, andate distrutte e disperse. Alcune lapidi sepolcrali e, sul lato sinistro dell’ingresso, un sarcofago romano con la rappresentazione del mito di Bacco sono le uniche, residue testimonianze del suo antico splendore. Le origini di questa chiesa si perdono nei meandri della storia, si sa che nel 1614 venne donata ai frati benedettini che vi fondarono un monastero, soppresso nel 1652 da papa Clemente X per il limitato numero di frati e perché il crollo del costone di tufo su cui sorgeva aveva fatto rovinare anche l’ala sinistra, come evidenziano i resti di strutture murarie parzialmente sepolte, rendendolo insicuro. La chiesa, spogliata di gran parte dei suoi tesori, fu trasformata in tribunale. In seguito, restituita al culto, divenne sede della congrega del SS. Rosario. E’ composta da un’unica navata rettangolare con volta a botte lunettata con finestre in alto. L’abside semicircolare è sormontata da un tamburo e da una cupola sulla quale si eleva una lanternina cieca in tufo. Ammirevole è il frontone principale e il portale laterale, entrambi in tufo pipernoide con decorazioni a rilievo. A destra dell’ingresso, un capitello composito ed altri elementi di spoglio del prospetto seicentesco della chiesa Madre,fanno da base ad una croce nera posta a memoria di missioni di padri passionisti. (un ringraziamento a Don Giulio per la sua collaborazione) foto di massimo capodanno
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